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Riapertura degli stadi, autunno a porte chiuse?

Postato il 22 Luglio 2020

Un’annosa questione pervade i tifosi di tutta Italia: Quando sarà possibile assistere ad una partita allo stadio? La Serie A ha un disperato bisogno della riapertura degli stadi, i tifosi fremono per supportare la loro squadra del cuore. Uno studio redatto dalla Lega calcio ha analizzato la situazione dei 17 stadi di Serie A, valutandone vie d’accesso, opportunità di distanziamento ed uscite d’emergenza. Da questo studio è emerso un nuovo trattato che nei prossimi giorni verrà (forse) firmato dal presidente Gabriele Gravina. Nelle prossime ore, questa proposta verrà avanzata in prima battuta al numero uno della FIGC, ed in seguito al Cts. L’idea è quella di riservare ai tifosi una percentuale compresa tra il 25% e il 40% della capienza totale di ogni impianto, a seconda del numero dei posti a sedere che la struttura è in grado di offrire. Facendo un esempio pratico con tre degli stadi più famosi d’Italia:
  • Con questa restrizione, i tifosi che potranno accedere a San Siro saranno 34 mila;
  • All’olimpico di Roma potranno entrare in 30 mila,
  • Mentre l’Allianz Stadium della Juventus potrà ospitare solo 17 mila spettatori.
Lo studio di cui stiamo parlando è stato realizzato in seguito alla richiesta del Comune di Genova di aprire i cancelli dello stadio Luigi Ferraris alle compagini sampdoriane e genoane, in occasione del derby della Lanterna, fissato per 22 luglio. Una richiesta che difficilmente troverà esito positivo: ad oggi le disposizioni prevedono un massimo di mille persone per gli show open-air. A chiedere una riapertura parziale non è solo il mondo del calcio: anche i tifosi di tennis, (per esempio) vorrebbero accedere agli impianti che ospiteranno i nazionali d’Italia, previsti per settembre a Roma.

Riapertura degli stadi, quando ritorneranno in vendita i biglietti?

Per approfondire il discorso della riapertura degli stadi, non possiamo non citare il risvolto economico dell’emergenza. Gli esperti hanno stimato che, con solo un terzo delle gare senza pubblico, ogni club dovrà affrontare una perdita che va dai 20 ai 40 milioni. Questo deficit crescerà l'anno prossimo, quando gli stadi riapriranno con capienze ridotte. Ovviamente anche le varie modifiche per mettere in sicurezza gli stadi avranno notevoli costi. Secondo le attuali normative, ogni impianto dovrà essere munito di screening sanitari, sistemi di ventilazioni per garantire il distanziamento ed evitare contatti con superfici comuni. Quindi, presumibilmente si passerà dalle porte chiuse alle porte “socchiuse” visto che nemmeno in autunno il calcio tornerà alla normalità a cui siamo sempre stati abituati. All'interno del nostro sito, vi ricordiamo, troverete i biglietti per le prossime partite "a porte aperte" della Serie A.