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Finale di Champions League, il 1 Giugno è l'Endgame

Postato il 30 Aprile 2019

La fortezza roja y blanca della capitale spagnola è pronta ad ospitare la finalissima del torneo calcistico più prestigioso d’Europa; a meno di un mese dal main event (1/06/2019 ore 21:00) le quattro contendenti al titolo rimangono Barcellona, Liverpool, Ajax e Tottenham. Ma andiamo con ordine.

Situazione Barcellona - Liverpool. Una finale che tutti si aspettavano

I Blaugrana vedono terra a prua e l’approdo al Wanda appare come un semplice conteggio di novanta minuti per calare l’ancora e scendere nella città più odiata dai catalani. Il tre a zero inflitto agli inglesi si presenta come l’alibi perfetto per la sicurezza della banda di Valverde ma occhio a sottovalutare il Liverpool. Anfield è infatti lo stadio più caldo al cospetto di Sua Maestà e la prorompenza della Kop è seconda al mondo solo al muro giallo del Borussia. Il risultato dell’andata è lo specchio beffardo di una sfida che ha visto i diavoli rossi dominare per lunghi tratti sul prato del Camp Nou. Questo lo sanno entrambe le squadre e soprattutto lo sa Klopp, che tra le mura di casa tenterà l’arrembaggio disperato verso un trofeo che sembra non appartenergli. Il Barcellona, dal canto suo, è riuscita a imporsi solo grazie alla variabile sconfinata che nessun’ altra squadra al mondo possiede, il Thanos che quando decide di entrare in azione non conosce difese di supereroi che possano fermarlo, il Dio del calcio personificato e spedito a Rosario. Lionel Messi gioca su una nuvola, su un piano superiore dove non ci sono ascensori per i comuni mortali. E’ lui l’ago della bilancia e lo sarà anche nella partita di ritorno a casa degli undici Beatles. L’esitò però, lo ripetiamo, non è assolutamente scontato e la sensazione comune è che la vincente di questa semifinale sia la favorita assoluta al titolo. Comunque vada, la finale entrerà di diritto nella storia. Acquistate i biglietti per la finale di Champions League su Esatour Sport Events.

La grande sorpresa Ajax - Tottenham

Nell’altra accoppiata bisogna partire con una premessa. Nessuno si aspettava che Ajax e Tottenham sarebbero arrivate fino a questo punto ma se analizziamo il percorso delle due capiamo che la semifinale non è un traguardo utopico come sembra. La squadra di Pochettino è l’unica compagine inglese che affronta il fattore fuori casa come una partita di calcio e non come un viaggio al mattatoio. I club della Corona, ad ogni trasferta, riescono a rendersi protagonisti di sbaragli epici e figuracce ai limiti del demenziale mentre il Tottenham si presenta come un esercito ruvido e compatto, pronto a metterla sul fisico e sul gioco sporco nel momento del bisogno. Questo atteggiamento, che dalle nostre parti conosciamo fin troppo bene, gli ha permesso di resistere all’onda d’urto del Borussia Dortmund e di strappare l’accesso alle final four in casa del temutissimo City che ogni allibratore dava per scontato come finalista. Nonostante la sconfitta in casa per 0 -1 con i lancieri, Pochettino sa che il ribaltone è possibile perché rientreranno i due gioielli Kane e Son, perciò la sfida si presenta più equilibrata che mai.

Ajax, la Cenerentola d'Europa

E veniamo alla favola, alla Cenerentola per cui mezza Europa fa il tifo. L’Ajax di Ten Hag gioca il miglior calcio della storia espresso da una squadra di club. Neanche il Tiki Taka scritto da Xavi e diretto da Iniesta può competere con l’idea tattica ed estetica messa in campo dai lancieri perché questi, oltre che ad attaccare alla massima potenza, sanno anche difendere. L’Ajax è cinema, è un colossal Hollywoodiano con tanto di effetti speciali, è il prototipo perfetto dello sbanco al botteghino. E infatti parliamo di una rosa che equivale letteralmente ad una miniera d’oro. De Ligt è capitano, classe 1999 (già qualcosa non torna) e regge in piedi un reparto da solo. Probabilmente è destinato a diventare uno dei cinque centrali più forti di sempre e quest’estate mezza Europa farà follie per averlo. Gli altri attori protagonisti, Van der Beek, De Jong, Ziyech e Neres riportano anch’essi una carta d’identità leggermente superiore alla maturità e non ci sarà da stupirsi se li vedremo con la casacca delle big nella prossima stagione. Finale di Champions League, il 1 Giugno è l'Endgame Acquistate i biglietti per la finale di Champions League e scoprite se il giovane capitano ha le carte in regola per portare la sua squadra alla vittoria. Il fattore dell’età implica sregolatezza e un pizzico di menefreghismo verso la tensione e questi sono gli ingredienti fondamentali che hanno permesso agli olandesi di recuperare per ben due volte lo svantaggio contro la Juve (a Torino, dove i bianconeri erano imbattuti da qualcosa come venti partite) e di andare al Bernabeu a spiegare il significato di Calcio Totale in quella che forse è stata la partita più impressionante dell’anno. In quello stadio, in centodieci anni di storia, nessuno aveva mai visto muovere la palla in quel modo.

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Lo scontro per la finale è quindi apertissimo; non ci sono sicurezze, non ci sono finaliste anticipate. C’è solo il calcio e l’imprevedibilità che questa edizione di Champions fino ad ora ci ha regalato. Affidatevi ad Esatour, acquistate i vostri biglietti per la finale di Champions e volate a Madrid, al Wanda Metropolitano per vivere l’evento calcistico più seguito al mondo. Appuntamento 01/06/2019. Calcio d’inizio ore 21.00. Non mancate